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I principali rifiuti presenti nella zona RAMOGE e gli impatti specifici


L’Accordo ha identificato i rifiuti più comunemente trovati sulle spiagge e in mare nella zona RAMOGE. Di seguito vengono presentati gli impatti per le singole tipologie di rifiuti in base ai materiali di cui si compongono.

Il mozzicone di sigaretta è il rifiuto più comune sulle spiagge nella zona RAMOGE. Esso genera un inquinamento chimico importante: un filtro contiene più di 4 000 sostanze chimiche quali mercurio, arsenico, catrame e residui di pesticidi dannosi per la salute del fumatore e dell’ambiente che, a contatto con l’acqua, si diffondono nell’ambiente. Un solo mozzicone di sigaretta può inquinare 1 000 litri di acqua. Rappresenta un rischio per la flora e la fauna marina poiché acidifica le acque e ne degrada la qualità.

I sacchetti di plastica, come molte altre plastiche monouso, sono abbandonati in natura e si trovano in grandi quantità sulle spiagge e in mare.

Le bottiglie di plastica, i tappi e i coperchi di plastica sono molto frequenti sulle spiagge.

Imballaggi alimentari, lattine, stoviglie usa e getta (piatti, posate, bicchieri), bastoncini, cannucce e tutti gli oggetti monouso, abbandonati in natura o sulle spiagge in occasione di pic-nic, sono costituiti da materiali vari e spesso compositi quali plastica, alluminio, acciaio, carta e cartone. Tuttavia sono costituiti prevalentemente da plastica.

Un palloncino abbandonato si alza in cielo fino a quando non si sgonfia o esplode in diversi pezzi, che cadono a terra o in mare lontano dal punto di partenza. Solitamente i palloncini sono fabbricati mediante polimerizzazione e, pertanto, non sono biodegradabili: se ingeriti, rappresentano i rifiuti più pericolosi per la fauna marina.

Tra i rifiuti generati dai prodotti per l’igiene, i bastoncini cotonati si collocano al secondo posto dei rifiuti più comunemente trovati sulle spiagge della regione PACA durante la campagna RAMOGE. In questa categoria sono stati rinvenuti anche altri rifiuti come salviette umidificate e assorbenti. Spesso gettati nei servizi igienici, possono arrivare direttamente in mare trasportati dalle acque di scolo durante le forti piogge, senza transitare dagli impianti di depurazione. Tuttavia, anche quando arrivano negli impianti di trattamento delle acque, ostruiscono le griglie di filtrazione e creano un malfunzionamento del sistema di depurazione.

Fili da pesca in nylon, ami, reti, piombi e altri rifiuti generati dalla pesca ricreativa e trovati sulle spiagge rappresentano una minaccia per l’ambiente, sia per la plastica che contengono sia perché alcuni animali possono rimanerne intrappolati o aggrovigliati. Questi rifiuti possono ferire e persino causare la morte. La contaminazione dell’ambiente acquatico può anche essere provocata dai piombi delle lenze perse sugli scogli o in mare.

Su alcune spiagge della regione PACA e della Liguria sono state rinvenute anche cartucce da caccia, fonte di grande inquinamento non solo per la plastica di cui sono ricoperte ma anche per il contenuto di metalli pesanti come piombo, mercurio, uranio e arsenico. Queste sostanze tossiche contribuiscono alla contaminazione degli habitat e aumentano la mortalità degli animali.

GLI IMPATTI DELLA PLASTICA


Rifiuti di cannucce di plastica raccolti sulle spiagge durante le campagne RAMOGE

Essendo caratterizzata da qualità straordinarie (leggerezza, durabilità, affidabilità, resistenza, duttilità, costo, ecc.), la plastica è un materiale fortemente apprezzato dall’industria e dai consumatori, riscuotendo un successo che porta a un sempre crescente utilizzo. Negli ultimi venti anni la produzione mondiale è raddoppiata raggiungendo 400 milioni di tonnellate all’anno, con previsioni di ulteriore crescita in futuro.

Tuttavia, il tempo di degradazione dei rifiuti di plastica è difficile da valutare. La durata di vita può variare da pochi anni per le plastiche più fini a diverse centinaia di anni a seconda della natura del polimero e dello spessore degli oggetti. In profondità, dove le concentrazioni di ossigeno sono basse e la luce è assente, si degradano più lentamente mentre sulle rive, dove sono soggetti a continui fenomeni di sfregamento, si frammentano più facilmente per abrasione. Va notato che la definizione “100% biodegradabile” adottata per le materie plastiche non ha alcuna connotazione normativa o regolamentare, e non rappresenta una garanzia di biodegradabilità in ambiente.

Gli impatti di questi rifiuti plastici sulla biodiversità sono molteplici: oltre agli impatti dei macro-rifiuti, gli oggetti di plastica si frammentano progressivamente in micro o nano particelle che persistono nell’ambiente, con conseguenze dannose per pesci, uccelli, mammiferi e molluschi che li hanno ingeriti e bio-accumulano molecole tossiche. Inoltre, queste micro-plastiche diventano vettori per molte specie e sostanze inquinanti, viaggiando su lunghe distanze e riuscendo a colonizzare e disturbare altri ecosistemi.

Rifiuti raccolti sulle spiagge durante le campagne RAMOGE

GLI IMPATTI DEI METALLI

Nei fondali marini i metalli spessi sono talvolta nascosti da sedimentazione o ricoperti di organismi. L’acciaio si sgretola in un centinaio di anni, mentre per l’alluminio ci vogliono diversi secoli. I rifiuti metallici smaltiti correttamente con gli imballaggi domestici vengono differenziati in base alla composizione per poi essere riciclati.




Per ridurre le singole tipologie di rifiuti di cui sopra la guida propone, sotto forma di scheda, quattro categorie di azioni:

  • Azioni per ridurre determinati rifiuti a monte:
1
Mozziconi
2
Bottiglie di plastica
3
Sacchetti di plastica
4
Tutti i rifiuti

  • Azioni contrattuali o normative:
5
Coinvolgimento della comunità
6
Decalogo dell’attore eco-responsabile
7
Decalogo eco-eventi
8
Ordinanze comunali e convenzioni per l’occupazione del suolo pubblico

  • Azioni di sensibilizzazione e formazione :
9
Sensibilizzazione di pescatori e cacciatori
10
Sensibilizzazione dell’opinione pubblica
11
Sensibilizzazione sul ciclo dei rifiuti abbandonati negli spazi naturali
12
Segnaletica sui tombini di scolo dell’acqua piovana
13
Formazione e sensibilizzazione di agenti territoriali

14
Come comunicare le azioni



1 8 11 12 14
2 4 5.1 5.2 6 7 8 12 14
3 4 6 12 14
8 12
10 14
9 14
Tutti i rifiuti
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Gli enti locali possono fare riferimento a queste schede per mettere in atto diverse iniziative sul territorio insieme agli abitanti allo scopo di ridurre l’immissione di rifiuti in ambiente.