Atti amministrativi comunali e accordi per una migliore gestione dei rifiuti 

LE SFIDE

Oltre a far rispettare le norme sanitarie, attraverso il recepimento delle direttive comunitarie in tema di rifiuti, le autorità locali hanno il potere di imporre norme per la prevenzione e gestione di particolari categorie di rifiuti, attraverso la pubblicazione di specifiche ordinanze. I Comuni possono ad esempio imporre il divieto di abbandono dei rifiuti in determinate aree o sancire l’obbligo della loro rimozione o ancora regolamentare la raccolta differenziata su un determinato territorio.

Le autorità locali possono anticipare alcuni cambiamenti normativi, ponendo in essere a livello locale disposizioni più stringenti rispetto alla legislazione nazionale.

LE CIFRE

In Italia circa 5,5 milioni di cannucce vengono immesse nell’ambiente. Dall’inizio del 2022 sono entrate in vigore le nuove regole sulla plastica monouso, frutto del recepimento della Direttiva europea del 2019.

relazione WWF sull’inquinamento plastico nel Mediterraneo -2019

OBIETTIVI DELL’AZIONE

  • Vietare per decreto comunale  alcune pratiche che generano specifiche tipologie di rifiuti  
  • Includere misure vincolanti nelle convenzioni per limitare l’uso di oggetti usa e getta

BENEFICI

  • Anticipazione delle modifiche normative
  • Miglioramento della pulizia degli spazi pubblici
  • Valorizzazione dell’immagine del territorio attraverso accordi specifici con determinate categorie economiche (commercianti e ristoratori).

© Greg LECOEUR

ESEMPI

Liguria – Comune di Camogli

Il progetto “Camogli Sostenibile” prevede l’applicazione di nuove disposizioni ed ordinanze al fine di migliorare il benessere ecologica del territorio. Ad esempio, è’ stato deciso di vietare il fumo in aree sensibili, come le aree giochi e le zone limitrofe al mare al fine di limitare la dispersione dei mozziconi di sigarette nell’ambiente. 

Bordighera anticipa l’Europa – “plastic free” dal 2019

Ordinanza del Comune per sensibilizzare operatori e cittadini che, anticipando la scadenza europea, ha vietato la commercializzazione degli shoppers in polietilene e l’uso di stoviglie monouso non biodegradabili in occasione di feste e sagre. 

SVOLGIMENTO DELL’AZIONE

1. Definizione del progetto

  • Evidenziare le pratiche e gli oggetti da regolamentare sul territorio
  • Definire lo strumento normativo più appropriato: delibera o ordinanza comunale o prevedere un articolo dedicato all’interno di una convenzione o accordo con le principali categorie economiche

2. Coinvolgimento degli stakeholders

  • Approccio bottom up finalizzato alla definizione di obiettivi comuni e di modalità appropriate per il contenimento e la riduzione dei rifiuti.

3. Implementazione

  • Applicare il nuovo regolamento
  • Comunicare gli effetti positivi previsti*

4. Monitoraggio e valutazione dell’azione

  • Monitoraggio dell’attuazione della normativa sul campo
  • Dopo i primi 6 mesi di applicazione, fare un bilancio dei miglioramenti rilevati e delle eventuali difficoltà riscontrate
  • * cfr. Scheda metodologica «Gestire la comunicazione delleazioni»

ESEMPI DI AZIONI CHE LE IMPRESE POSSONO ADOTTARE

 

1.Vietare per decreto comunale l’uso di palloncini festivi o commemorativi

I brandelli di plastica dei palloncini gonfiabili (palloncini e barre/nastri di plastica) sono tra i primi 10 rifiuti rinvenuti sulle nostre spiagge. È urgente porre fine alla pratica di rilasciare tutti i tipi di palloncini, compresi quelli venduti come "biodegradabili", termine che non ha carattere normativo o regolamentare per questo tipo di oggetti. 

2. Proibire per decreto il fumo di sigarette in alcuni spazi pubblici all’aperto

Alcuni Comuni hanno deciso di vietare il fumo sulle spiagge, davanti alle scuole e agli asili o nei parchi; oltre che un’azione di sensibilizzazione e prevenzione sui danni causati dal fumo, questa misura è ovviamente efficace anche per combattere la presenza di mozziconi di sigaretta nell’ambiente. Tale azione può essere complementare ad altre misure come la distribuzione di posacenere tascabili in prossimità dei luoghi pubblici.

3. Stabilire o modificare attraverso regolamenti o accordi particolari disposizioni sul territorio comunale

includendo clausole che limitino la produzione e/o l’utilizzo di alcune categorie di rifiuti. Quest’azione può coinvolgere ristoratori, venditori ambulanti, mercati, chioschi, stabilimenti balneari. Non è legalmente possibile vietare la vendita di oggetti in plastica ancora autorizzati a livello nazionale su un territorio, ma è possibile vietarne l'uso a livello locale, attraverso autorizzazioni individuali per l'occupazione del suolo pubblico. È anche possibile emettere ordinanze specifiche, durante eventi locali, vietando l'uso di determinati prodotti (ad esempio, vietando l'uso di stoviglie di plastica durante le sagre).

RISORSE AGGIUNTIVE