IMPEGNO DEGLI ENTI LOCALI ATTUAZIONE DI UNA POLITICA DI RIDUZIONE DEI RIFIUTI

SCHEDA AZIONE N°5.2

Categoria « Azioni contrattuali e normative »

LE SFIDE

Attraverso gli appalti pubblici e le loro politiche interne gli enti locali hanno un importante ruolo da svolgere nella riduzione dei rifiuti. 

Reparto informatico, spazi verdi, organizzazione di eventi, amministrazione, mense: tutti i servizi sono potenzialmente interessati e possono diventare più responsabili dal punto di vista ambientale. Questo impegno ecologico ha anche delle conseguenze finanziarie, poiché spesso rappresenta un risparmio per la comunità. Questa scheda rappresenta una base di partenza per arrivare alla riduzione dei rifiuti all'interno di una municipalità, alcune idee per possibili azioni e risorse aggiuntive. 

LE CIFRE

In Italia viene prodotto un quantitativo di rifiuti di plastica pari a 26,58 kg/abitante per anno.

 Fonte : ISPRA

OBIETTIVI DELL’AZIONE

  • Implementare  una politica di acquisto pubblico responsabile
  • Avviare una riflessione generale sulla riduzione dei rifiuti all’interno dei vari servizi dell’ente locale
  • Incoraggiare buone pratiche per ridurre i rifiuti e migliorare il riciclaggio
Déchets collectés lors d’une campagne de recensement des déchets sur les plages.

BENEFICI

  • Riduzione dei costi associati ad acquisti ripetitivi
  • Motivazione degli operatori in vista di un obiettivo comune
  • Anticipazione delle normative (esempio FR / IT: divieto di contenitori per alimenti in plastica nelle mense scolastiche dal 2025).

Esempio

In diversi comuni liguri sono stati installati raccoglitori e d eco-compattatori di bottiglie di plastica (tra gli altri, i Comuni di Genova, Albissola Marina e Recco). Per incentivare la popolazione ad utilizzare quanto più possibile questi sistemi, si sono poste in essere forme di agevolazioni, in alcuni casi tramite una raccolta punti, quali: sconti in alcune attività commerciali aderenti all’iniziativa, coupon per eventi di carattere culturale e sportivo, biglietti bus omaggio. 

È operativo il programma sperimentale Mangiaplastica, rivolto alle amministrazioni comunali che acquistano eco-compattatori, cioè macchinari per la raccolta differenziata di bottiglie per bevande in PET in grado di ridurne il volume per favorirne il riciclo, in un’ottica di economia circolare. La novità è contenuta nel decreto del Ministero della Transizione ecologica del 2 settembre 2021, n. 360, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 243 dell’11 ottobre 2021. Il programma Mangiaplastica finanzia l’acquisto di un solo eco-compattatore per i Comuni con meno di 100 mila abitanti e di un eco-compattatore ogni 100 mila abitanti per i Comuni con una popolazione superiore. 

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SVOLGIMENTO DELL’AZIONE

1. Definizione del progetto

  • Iniziare con una valutazione numerica (costi e quantità) delle tipologie di acquisto e dei rifiuti prodotti da ogni servizio. Questo può essere complesso a seconda delle dimensioni della comunità. Non esitare a rivolgersi ad una struttura specializzata

2. Coinvolgimento degli stakeholders

  • È fondamentale, in questo tipo di approccio, coinvolgere tutti i dipendenti, ognuno dei quali è un attore del cambiamento ma anche una fonte di proposte: coinvolgerli fin dalla fase di valutazione permetterà un maggiore coinvolgimento durante tutto il processo.

3. Implementazione

  • Identificare possibili alternative per ridurre o eliminare i rifiuti non riciclabili e i rifiuti in plastica, pianificare l'adozione di queste alternative e attuare gradualmente i cambiamenti

4. Monitoraggio e valutazione dell’azione

  • Comunicare i cambiamenti intrapresi e gli obiettivi fissati per ogni servizio. Visualizzare regolarmente i bilanci numerici (quantità di rifiuti, risparmi). Pubblicare un bilancio complessivo per la comunità alla fine dell'anno.

Esempi di azioni per ridurre i rifiuti adattando gli appalti pubblici

  •  Indirizzare le gare d’appalto in modo da promuovere alternative riutilizzabili negli spazi pubblici, ad esempio: richiedere macchinette per il caffè che permettano l’utilizzo di tazzine di proprietà; eliminare le bottiglie di plastica dai distributori automatici e fornire fontanelle collegate alla rete dell'acqua potabile o boccioni da 5 litri installati nelle aree di lavoro.

  • Includere come requisito nelle gare di appalto l’utilizzo di alternative durevoli e riutilizzabili e la rimozione della plastica nel catering delle amministrazioni municipali che accolgono il pubblico (asili, scuole, case di riposo, musei).
  • Sostenere e promuovere l’installazione di ecocompattatori anche nelle vicinanze degli uffici pubblici.© ?

Rivolgere l’attenzione a

  • ll decreto legislativo 196/2021, in attuazione della cosiddetta direttiva SUP ((UE) 2019/904), contiene misure volte a prevenire e ridurre l'incidenza di prodotti monouso in plastica sull'ambiente. Il decreto si applica ai prodotti in plastica monouso, ai prodotti in plastica oxo-degradabile nonché agli attrezzi da pesca contenenti plastica. Sono previste misure diverse (riduzione del consumo, restrizione all’immissione sul mercato, modifiche ai requisiti dei prodotti e alla loro etichettatura) per diverse tipologie di oggetti in plastica elencate negli allegati del decreto. 
  • In particolare è previsto che le stazioni appaltanti favoriscano l'impiego di prodotti alternativi a quelli in plastica monouso anche mediante specifiche tecniche e clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi definiti nell'ambito del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione di cui all'articolo 1, comma 1126, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per gli affidamenti pertinenti.

RISORSE AGGIUNTIVE