COMPETENZE NEI PAESI DELL’ACCORDO RAMOGE


Competenza regionale:

La legge n. 2015-991 del 7 agosto 2015 sulla nuova organizzazione territoriale della Repubblica ha trasferito alle regioni le competenze in materia di pianificazione dei rifiuti, affidando loro la responsabilità di redigere un Piano Regionale per la Pianificazione, lo Sviluppo Sostenibile e l’Uguaglianza dei Territori (SRADDET) che integra diversi settori (trasporti, biodiversità, energia, rifiuti, agricoltura, ecc.) ed è di natura prescrittiva.

Lo SRADDET della Regione Sud è stato approvato dal Prefetto il 15 ottobre 2019. In conformità alla legge n. 2015-991, ha sostituito il Piano regionale di prevenzione e gestione dei rifiuti. La pianificazione regionale per la prevenzione e la gestione dei rifiuti e la strategia per l’economia circolare sono state pienamente integrate nello SRADDET, che comprende obiettivi e tre regole di natura normativa in materia di prevenzione, gestione dei rifiuti ed economia circolare, tra cui una regola specifica per la gestione spaziale delle necessità legate alla prevenzione e gestione dei rifiuti. Le regole e gli obiettivi sono strumenti preziosi per tutti i soggetti coinvolti.

Competenza dei comuni:

In Francia, i comuni sono responsabili della gestione dei rifiuti domestici, dalla raccolta al trattamento o allo smaltimento, in conformità all’articolo L. 2224-13 del Codice Generale degli Enti Locali (CGCT). Per motivi di ordine territoriale, questa competenza è necessariamente trasferita alle comunità di comuni, comunità di agglomerati o comunità urbane cui appartiene il comune. Il servizio può anche essere affidato su base volontaria ad altri organismi intercomunali o svolto in base ad accordi siglati dalle comunità.

I comuni pertanto si occupano di: 

Inoltre, per il servizio di gestione rifiuti il sindaco ha la possibilità di approvare decreti comunali nell’ambito dei propri poteri di polizia e delle competenze ad esso delegate a inizio mandato dal consiglio comunale34. Infatti, in linea di principio, l’autorità comunale è l’autorità di polizia competente per l’applicazione della normativa in materia di rifiuti. Il sindaco rappresenta l’autorità amministrativa competente per gestire i depositi illegali di rifiuti e, in qualità di ufficiale di polizia giudiziaria, può sporgere denuncia nei confronti di chi ha commesso il reato. Il Regolamento Sanitario di Dipartimento è il testo di riferimento per l’imposizione dei requisiti igienico-sanitari, con una sezione specifica riservata allo smaltimento dei rifiuti e alle misure sanitarie. I controlli in materia di applicazione sono di competenza del sindaco.

Gli enti locali e regionali della Liguria devono mettere in atto le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi contenuti nel Piano di gestione dei rifiuti e delle bonifiche della Regione Liguria, approvato con delibera del Consiglio regionale n. 14 del 25 marzo 201545. Il Piano contiene linee guida e strategie per la gestione dei rifiuti urbani, dei rifiuti speciali e delle operazioni di bonifica per il periodo 2014-2020. Il piano prevede, tra l’altro, i seguenti obiettivi:

  • la riduzione dei rifiuti prodotti del 12% entro il 2020;
  • il recupero dei rifiuti mediante raccolta differenziata, con obiettivi del 50% nel 2016 e del 65% nel 2020; 
  • la governance del ciclo dei rifiuti;
  • la sostituzione delle discariche;
  • l’incremento del riciclo;
  • il recupero dei rifiuti speciali.

A livello comunale, la legge regionale n. 20/2015 sulle misure per lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti è stata approvata dalla Regione con l’obiettivo di incentivare i comuni a dotarsi di sistemi efficaci. La legge prevede il raggiungimento di percentuali di recupero del 45% nel 2016 e del 65% entro il 2020, ad eccezione della città di Genova (40% nel 2016 e 65% entro il 2020). A carico dei comuni che non raggiungeranno questi obiettivi verrà applicato un contributo economico pari a 25 euro per ogni tonnellata mancante rispetto agli obiettivi fissati. Il ricavato della misura sarà destinato a un fondo regionale per finanziare i programmi di raccolta differenziata comunale. Inoltre, all’interno dei comuni, il sindaco ha il potere di emanare decreti/statuti per regolamentare la gestione dei rifiuti a livello locale.

La gestione dei rifiuti è di competenza del Governo di Monaco. Uno dei documenti di riferimento del Principato di Monaco in materia di gestione rifiuti è il Piano di eliminazione e gestione dei rifiuti per il 2030, aggiornato nel 2016 dalla Direzione dell’Ambiente del Principato.

Il piano si prefigge l’obiettivo di:

  • limitare l’aumento della quantità di rifiuti prodotti a Monaco;
  • passare da circa 35.000 tonnellate di rifiuti smaltiti con valorizzazione energetica a Monaco (pari al 66% dei rifiuti prodotti da Monaco trattati localmente, valore del 2014) a 30.000 tonnellate (ovvero il 50% dei rifiuti prodotti da Monaco trattati localmente);
  • limitare il più possibile la percentuale di plastica contenuta nei rifiuti recuperati con valorizzazione energetica (che rappresentano solo l’11,6% dei rifiuti, ma sono responsabili dell’83% delle emissioni di gas serra provenienti dai rifiuti (fonte: Rapport National d’Inventaire 2016 - Direzione dell’Ambiente);
  • incrementare il recupero. Per raggiungere questi obiettivi è stato sviluppato un piano d’azione in fase di attuazione, che riguarda la riduzione dei rifiuti alla fonte, l’aumento del recupero dei materiali di scarto, il miglioramento delle infrastrutture pubbliche, sviluppi normativi, la comunicazione e un migliore monitoraggio dei flussi di rifiuti.

La gestione dei rifiuti è delegata a una società concessionaria (Société Monégasque d’Assainissement, SMA) che si occupa di raccolta e trattamento dei rifiuti (valorizzazione energetica o recupero di materiale attraverso specifiche filiere).

Inoltre, la Direzione dell’Ambiente può promuovere iniziative per raggiungere gli obiettivi del Piano di eliminazione e gestione dei rifiuti, come il divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica e la distribuzione di sacchetti di stoffa riutilizzabili alla popolazione monegasca.

La gestione dei rifiuti nel Principato viene disciplinata dal Codice dell’Ambiente, dall’Ordinanza Sovrana n. 6.251 e dall’Ordinanza Ministeriale n. 2017-38 del 20 gennaio 2017.